Demoetnoantropologo (PPC2)

La professione

Il demoetnoantropologo svolge attività di individuazione, conoscenza, protezione, gestione, valorizzazione, ricerca, formazione, educazione inerenti i beni demoetnoantropologici. E’ una professione di elevato contenuto intellettuale e di notevole complessità, che si svolge sia presso enti pubblici e privati sia come lavoro autonomo. Essa richiede una formazione culturale, scientifica, metodologica tecnica e etica specifica, ottenuta mediante percorsi di istruzione, formazione e aggiornamento a carattere teorico e pratico può svolgere sia come lavoro autonomo in qualità di Operatore Culturale, sia per altre parti interessate in qualità di Esperto/Consulente

Livello EQF: VI, VII e VIII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche 

Normativa di riferimento
Non vi sono norme specifiche che regolano la professione per cui l’attività professionale rientra tra quelle regolamentate ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 4/2013 che comprende le professioni non organizzate in ordini o collegi. Un riconoscimento ai sensi di legge può essere quello rilasciato da una Associazione Professionale autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) a rilasciare Attestato di qualità e di qualificazione professionale dei Servizi ai sensi degli Artt. 4, 7 e 8 della legge 4/2013 che permette tra l’altro di ottenere incarichi professionali nelle amministrazioni pubbliche (DPCM  14/10/2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale N. 268 del 10/11/2021).

Tuttavia, pur non essendo obbligatorio è opportuno ricordare che il Ministero dei Beni Culturali ha istituito l’elenco dei Professionisti dei Beni Culturali che comprende anche questa figura, chi desidera essere inserito in tale elenco dovrà quindi tenere in considerazioni le competenze richieste dal DM 244 del 20/05/2019 del MIBACT

Compiti e attività specifiche
I compiti fondamentali del demoetnoantropologo sono:

  • A. Individuare, analizzare e documentare beni demoetnoantropologici ed elementi del patrimonio culturale immateriale
  • B. Tutelare e conservare i beni demoetnoantropologici
  • C. Dirigere musei o luoghi della cultura, curare collezioni o mostre con riferimento alle discipline di competenza
  • D. Svolgere attività di studio, ricerca, formazione ed educazione nel campo della demoetnoantropologia e delle discipline affini e collegate.

Ciascuno di questi compiti caratterizza il profilo del demoetnoantropologo e raggruppa le attività che il professionista è chiamato a svolgere, anche se con diversi gradi di responsabilità o specializzazione in base alle tre fasce (I, II, III) nelle quali è stata articolata la qualifica conformemente ai livelli EQF 8,7 e 6. E’ demoetnoantropologo, rispettivamente di I, II e III fascia, chi ha un profilo conforme a questi compiti e svolge o ha la preparazione per svolgere almeno una delle attività che caratterizzano la rispettiva fascia.
Lo svolgere attività sotto coordinamento, proprio delle attività caratterizzanti la III fascia, non consente autonomia operativa nell’intervento sui Beni. Per le attività si rimanda all’Allegato 5 del DM 244 DEMOETNOANTROPOLOGO

Tipo schema 

Schema B) Professione non regolamentata ma costruita tenendo conto anche di norme tecniche preesistenti. (in genere norme UNI) o di schede definite da normativa nazionale (ad esempio le schede dei Professionisti del Patrimonio Culturale definiti ai sensi del D.M 244 20/05/2019):  in questo caso lo schema SP/TAH-CF, richiama in toto o in parte la normativa utilizzata, collegandola al Quadro di riferimento TAH-CF

Di seguito:

  • Schema TAH-CF: Requisiti per il riconoscimento del profilo professionale ai sensi del Quadro TAH-CF (Quadro delle Competenze del Turismo, delle Arti e del Patrimonio Culturale) e del DM 244 del 20/05/2019 del MIBACT 
  • Schema EPTAS: Requisiti per l’inserimento nell’Elenco dei Professionisti del Turismo, delle Arti e dello Spettacolo “EPTAS”

Schema SP/TAH-CF/PPC2: Criteri di Valutazione del Profilo  

Per l’attestazione del possesso dei requisiti relativi alla professione in oggetto viene utilizzata lo schema di riferimento elaborato da AIPTOC – Associazione Italiana Professionisti del Turismo e Operatori Culturali. Lo schema indicato è stato elaborato in conformità allo standard: SP/TAH-CFStandard Professionale (SP) basato sulle competenze professionali indicate nel Quadro delle Competenze del Turismo, delle Arti e del Patrimonio Culturale e del DM 244 del 20/05/2019 del MIBACT. 

Per i dettagli si rimanda a tale schema: Schema SP/TAH-CF/PPC2

Schema EPTAS: PPC2

Requisiti

Settore Base
Possono accedere al settore base:

I Professionisti in possesso dei titoli di studio e delle conoscenze indicate al punto 8 dello Schema SP/TAH-CF/PPC2   (III Fascia 6 livello EQF)

Settore Avanzato
Possono accedere al settore avanzato i professionisti che rispettano i criteri di valutazione previsti dallo schema “Criteri di Valutazione del profilo” indicato in questa pagina.

Ai fini dell’inserimento sono inoltre riconosciuti i seguenti registri ed elenchi:

  • Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla competenza in oggetto
  • Registri di Professionisti certificati in base a specifiche norme UNI, laddove esistenti, purché coerenti con la competenza in oggetto

Ricerche correlate sulla Banca Dati TAS: “Turismo, Arti e Spettacolo” 

Strutture formative che rilasciano la competenza: Strutture PPC2

Percorsi formativi che rilasciano la competenza: Corsi PPC2

Professionisti in possesso della competenza: Professionisti PPC2

Riferimenti

Quadro delle Competenze del Turismo, delle Arti e del Patrimonio Culturale: “Tourism, Arts and Heritage Competence Framework (TAH-CF)”  

DM 244 del 20/05/2019 del MIBACT